Da Sucre siamo andati ad Uyuni, dove abbiamo fatto un tour di 3 giorni per vedere le ultime meraviglie della Bolivia prima di passare al Cile. Il salar di Uyuni é la distesa di sale piu grande del mondo. Abbiamo camminato per ore in jeep senza vedere altro che la distesa di sale, in alcuni punti anche le montagne all´orizzonte sparivano e non c´era altro che il bianco accecante del sale. Abbiamo visitato un hotel fatto completamente di sale, anche i letti e i tavoli erano fatti di sale.
Ci siamo fermati alla isola del pescado, che si chiama cosi perche apparentemente ha la forma di un pesce. Ma la cosa notevole dell´isola sono i cactus alti dei metri, enormi, bellissimi. Il giorno successivo abbiamo visto la laguna colorada, cosidetta perche le alghe al suo interno colorano le acque di verde, giallo e bianco e ci sono i fenicotteri rosa a nutrirsi di queste alghe. Quella notte c´era un eclissi di luna, che abbiamo potuto vedere benissimo perche non c´erano nuvole. Dopo l´eclisse il cielo si é illuminato per la luna piena e in distanza si poteva vedere il salar risplendere della luce pallida della luna. La sveglia quella notte era alle 4 per andare a vedere i geizers a 5000 mila metri nel deserto della Bolivia. Impressionante la forza dello zolfo che veniva fuori dalla terra quando ancora, a quell´ora la luna risplendeva in alto e le pozze bianche che ribollivano mi hanno fatto pensare all´inferno di Dante.
All´alba ci siamo fermati ad una terma naturale, dove i nordici ovviamente hanno avuto lo stomaco di spogliarsi e di fare il bagno nell´acqua calda. Io avevo i piedi e le mani congelate e persino Michiel non si é fatto tentare.
Come ultima cosa abbiamo visto la laguna verde con alle spalle un vulcano che per metá appartiene alla Bolivia e per l´altra metá é cileno. Abbiamo infine preso il pulmino che ci ha portato al confine e dopo le formalitá della dogana siamo arrivati a San Pedro de Atacama. Un piccolissimo villaggio nel cuore del Deserto di Atacama, una oasi per i cileni ma soprattutto per i turisti, come si puo notare dai prezzi. Ci siamo fermati una notte e abbiamo condiviso la stanza con Carolina, una ragazza cilena che avevamo conosciuto durante il tour del salar. Carolina vive a La Serena, dove andremo domani cosi la reincontriamo e ci mostrera un po la sua citta.
Nel frattempo abbiamo viaggiato altri due giorni nel nulla del deserto. Ci siamo fermati un giorno ad Antofagasta e ieri siamo arrivati a Caldera, un altra piccola cittadina sulla costa. Oggi abbiamo passato il pomeriggio sulla spiaggia bianca della Bahia Inglesa. Se chiudevo gli occhi sulla spiaggia mi sentivo come una tedesca in vacanza in Italia a Novembre. L´acqua era gelida, il sole caldo ma non come ci si aspetterebbe nel mezzo del deserto e la siaggia bianchissima era quasi deserta.
Il Cile, come avevamo previsto, é molto piu costoso del Peru e della Bolivia. In compenso é ovviamente un paese molto piu ricco. Qui non ci sono le donne vestite con abiti tradizionali e non si vedono bambini elemosinare o lustrare scarpe per qualche spicciolo. I pullman non puzzano di gallina e la strada nel deserto é asfaltata.
Dopo La Serena siamo diretti per Valparaiso e poi Santiago. E da Santiago credo che prenderemo un pullman per Mendoza (Argentina) per cercare rifugio economico. Credo che per forza di cose il viaggio verso la Patagonia dovrá proseguire in territorio Argentino, perche altrimenti il Cile dissanguerebbe le nostre risorse finanziarie.
I cileni sono molto ospitali. Qui anche il tassista quando ti saluta ti dice: Que te vaya bien!
Ed in un bar una signora per salutarci ha invocato la benedizione di Dios.
P.S. Purtroppo questo pc non mi fa scaricare le foto...
Ci siamo fermati alla isola del pescado, che si chiama cosi perche apparentemente ha la forma di un pesce. Ma la cosa notevole dell´isola sono i cactus alti dei metri, enormi, bellissimi. Il giorno successivo abbiamo visto la laguna colorada, cosidetta perche le alghe al suo interno colorano le acque di verde, giallo e bianco e ci sono i fenicotteri rosa a nutrirsi di queste alghe. Quella notte c´era un eclissi di luna, che abbiamo potuto vedere benissimo perche non c´erano nuvole. Dopo l´eclisse il cielo si é illuminato per la luna piena e in distanza si poteva vedere il salar risplendere della luce pallida della luna. La sveglia quella notte era alle 4 per andare a vedere i geizers a 5000 mila metri nel deserto della Bolivia. Impressionante la forza dello zolfo che veniva fuori dalla terra quando ancora, a quell´ora la luna risplendeva in alto e le pozze bianche che ribollivano mi hanno fatto pensare all´inferno di Dante.
All´alba ci siamo fermati ad una terma naturale, dove i nordici ovviamente hanno avuto lo stomaco di spogliarsi e di fare il bagno nell´acqua calda. Io avevo i piedi e le mani congelate e persino Michiel non si é fatto tentare.
Come ultima cosa abbiamo visto la laguna verde con alle spalle un vulcano che per metá appartiene alla Bolivia e per l´altra metá é cileno. Abbiamo infine preso il pulmino che ci ha portato al confine e dopo le formalitá della dogana siamo arrivati a San Pedro de Atacama. Un piccolissimo villaggio nel cuore del Deserto di Atacama, una oasi per i cileni ma soprattutto per i turisti, come si puo notare dai prezzi. Ci siamo fermati una notte e abbiamo condiviso la stanza con Carolina, una ragazza cilena che avevamo conosciuto durante il tour del salar. Carolina vive a La Serena, dove andremo domani cosi la reincontriamo e ci mostrera un po la sua citta.
Nel frattempo abbiamo viaggiato altri due giorni nel nulla del deserto. Ci siamo fermati un giorno ad Antofagasta e ieri siamo arrivati a Caldera, un altra piccola cittadina sulla costa. Oggi abbiamo passato il pomeriggio sulla spiaggia bianca della Bahia Inglesa. Se chiudevo gli occhi sulla spiaggia mi sentivo come una tedesca in vacanza in Italia a Novembre. L´acqua era gelida, il sole caldo ma non come ci si aspetterebbe nel mezzo del deserto e la siaggia bianchissima era quasi deserta.
Il Cile, come avevamo previsto, é molto piu costoso del Peru e della Bolivia. In compenso é ovviamente un paese molto piu ricco. Qui non ci sono le donne vestite con abiti tradizionali e non si vedono bambini elemosinare o lustrare scarpe per qualche spicciolo. I pullman non puzzano di gallina e la strada nel deserto é asfaltata.
Dopo La Serena siamo diretti per Valparaiso e poi Santiago. E da Santiago credo che prenderemo un pullman per Mendoza (Argentina) per cercare rifugio economico. Credo che per forza di cose il viaggio verso la Patagonia dovrá proseguire in territorio Argentino, perche altrimenti il Cile dissanguerebbe le nostre risorse finanziarie.
I cileni sono molto ospitali. Qui anche il tassista quando ti saluta ti dice: Que te vaya bien!
Ed in un bar una signora per salutarci ha invocato la benedizione di Dios.
P.S. Purtroppo questo pc non mi fa scaricare le foto...
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