Sunday, 31 December 2006

Capodanno a Valladolid

Sono due giorni che siamo a Valladolid, un piccolo centro dell´interno dove si possono visitare diversi cenotes. I cenotes sono dei pozzi di acqua naturali situati dentro grotte, dove si possono ammirare stalattiti e stalagmiti tuffandosi nell´acqua limpidissima. Siamo stati prima al cenote Zita, che in parte é all`aperto, circondato da stupenda vegetazione. I custodi del cenote hanno pensato di rendere il posto piu attrattivo installando nel giardino all´esterno del cenote un penitenziario per animali. Ci sono falchi, coccodrilli, pavoni, scimmie ed opossum. Tutti tristissimi in gabbia. Uno degli opossum se ne stava con il musetto fuori della gabbia a respirare l´aria fresca e ad immaginarsi le corse sugli alberi, che non puo piu fare.
Spesso vicino ai cenote si trova anche un albero chiamato Alamo, che veniva utilizzato nei riti Maya. L´albero insieme al pozzo d´acqua sono simboli di vita e di fertilitá, quindi altre manifestazioni del dio Chac Mol. Le statue inclinate che rappresentano Chac Mol a Chichen Itza si trovano in particolare in cima al tempio dei Guerrieri. Queste statue hanno una cavitá all´altezza dell´addome, e qui veniva posizionato il cuore dei guerrieri sacrificati. Il sangue scorrendo dalla cavitá si immergeva nella terra. I rivoli di sangue rassomigliavano ad i rami dell´alamo e si credeva cosi di poter fertilizzare la terra, per chiedere pioggia o un raccolto abbondante o scongiurare la minaccia di un eclisse.
Valladolid ha conservato molto l´aspetto di cittá coloniale nelle piazze, nelle strade tutte parallele, nei colori delle case,nei campanili delle chiese. Sembra quasi un posto da film western. Alcuni negozietti hanno anche la porta da saloon. Una di queste chiese coloniali si trova vicino al nostro ostello, su una piazzetta circondata da palazzi che una volta devono esser stati signorili, ed anche qui c´é un grande alamo, che deve aver visto l`arrivo degli spagnoli ed il declino della civiltá maya. La cultura Maya é ancora largamente diffusa nella penisola di Yucatan. Ed in un piccolo centro come Valladolid si possono vedere le donne vestite con i costumi tradizionali, tutte hanno i tratti del volto inconfondibili, i capelli nerissimi e raccolti in lunghe trecce. Molte ricamano vestiti e fazzoletti e li vendono nello zocalo, altre vendono verdure, banane dal loro giardino oppure il cochinito, carne di maiale cotta nelle foglie di banane, tenerissima.
Ieri abbiamo fatto una lunga passeggiata sotto il sole per andare a vedere il cenote di Dzitnup, a 7 chilometri da Valladolid. Lungo la strada sotto il sole cocente abbiamo visto un muretto bianco che sembrava essere il posto prediletto da alcune iguane che se ne stavano al sole. Si sono fatte gentilmente fotografare, prima di spaventarsi della nostra presenza e cercarsi un altro posto.
Il sole era tremendo ed appena ho visto un venditore ambulante che vendeva cappelli mi sono decisa a comprarmi uno di questi sombreri da ranchero. Molto efficace per ripararsi dal sole.
Arrivati al cenote é stato un sollievo immergersi nell´acqua freschissima ed osservare da li la cavita´nella roccia da dove prenetava la luce del sole. Alcuni bambini si tuffavano da una roccia alta per poi chiedere la mancia ai turisti. Noi ci siamo rinfrescati e poi siamo usciti all´aperto. Abbiamo comprato arancia tagliata a pezzetti da un chioschetto provvidenziale e ci siamo incamminati verso il ritorno. La serata l`abbiamo passata in ostello insieme ad una coppia di australiani, Peter e Capella (si chiama proprio cosí) con i quali abbiamo giocato a Monopoli e Peter, che é stato in Alaska, ci ha raccontato degli orsi polari. Ci siamo dati appuntamento a stasera, per passare il capodanno insieme.
Non c´é molto in questo piccolo centro, quindi credo che cucineró io qualcosa e poi andremo allo zocalo dove ci sara un po di musica tradizionale. Avremmo voluto essere sulla costa per passare capodanno in spiaggia ma tutti gli ostelli sono esauriti e rimangono solo gli hotel a 5 stelle, che noi non ci possiamo e non ci vogliamo permettere...
Ho passato la mattinata a leggere sull´amaca in giardino. Ci sono banani ed altri alberi che hanno un frutto simile al kiwi. Ogni tanto uno dei frutti cade dagli alberi. Sono gli opossum, monelli liberi di mordicchiarli un poco e poi lasciarli cadere. E poi ci sono tantissime lucertoline, alcune tanto piccole da sembrare insetti. E zanzare a non finire. Infatti devo costantemente usare l´eau de flitt...

Buon Capodanno

Concetta

Friday, 29 December 2006

Domani andiamo a Valladolid

Immagino che siete tutti presi dai preparativi per il Capodanno. Come lo passerete? Mi piacerebbe sentire anche da voi come state e come stanno andando le feste natalizie.
Noi dopo due giorni di ozio totale a Merida domani ci spostiamo a Valladolid. Abbiamo provato a cercare un ostello a Playa del Carmen o da altre parti ma la costa sembra essere completamente invasa da turisti, quindi non abbiamo altra scelta che restare all´interno della penisola. Anche perche Valladolid é a meta´strada tra Merida e Cancun. Da li si possono visitare altri cenotes, come alternativa alla spiaggia.
Incredibile come si accumula stanchezza quando si viaggia. Questi due giorni che abbiamo passato in ostello abbiamo semplicemente dormito, letto o giocato a carte (quando riesco a convincere Michiel) e stasera abbiamo fatto giusto due passi per andare a cena.

P.S. per Marianna: mi ridai il tuo indirizzo email? Ho provato a scriverti su mpergamo ma non funziona.

Wednesday, 27 December 2006

A few highlights of Mexico so far


Just to sum up a few highlights of the trip so far. Mexico City is a urban architect nightmare as the other big cities that we have seen so far in Mexico. The Antropology National Museum was very useful to learn a few things about the various indigenous civilizations that have developed in Mexico. In Plaza Garibaldi I negotiated a cost of 30 pesos for the song Cielito Lindo, performed wonderfully by a quartet of heavily moustached Mariachi. You can see them on one of the pictures I managed to upload. That was the most Mexican square of the city, even more than the huge Zocalo.
Acapulco was way too crouded and noisy to be the place for me and Michiel. We moved south towards Puerto Escondido. We decided to cut the trip in two and stopped in a place called Cuahy and from there took a taxi to the coast to Punta Maldonado, we'd asked at the tourist information office in Acapulco and the guy assured us that we would find accomodation, but after almost an hour of driving on a bumpy road in the middle of nowere the taxi stopped us in this little fishermen's village. No trace of a hotel, of a cabana, nothing at all. So I spoke to a group of fishermen sat on a patio preparing their nets and asked if one of them would give us a room for the night. After a bit of consultation a young man ordered his woman to clean up a room and the deal was done, 100 pesos for the two of us for one night.
After ten minutes we'd spend in the village everybody knew about us, but life went on undisturbed. The kids playing on the beach together with dogs chickens and very free range pigs. We had the best pescado for dinner, of course.Although that night I hardly managed to sleep because of the heat and the mosquitos Punta Maldonado has been one of the most amazing places I've been so far. Next morning we took the collectivo [ open top van where all the people sit on the back] and we met some more interesting people. I remember an old campesino that was going to work in the fields, he had huge white moustaches and was clutching a very long machete. Then a girl that must have been 20 with her two kids, their round belly and them too with white moustaches of the milk they were drinking from plastic cups.
After that we spent 6 days in a cabaña in Puerto Escondido, a surfers paradise, very laid back atmosphere, very nice sandy beach.Sixties music in the bars on the beach. We had a lovely time there. Michiel went scuba diving a couple of times and even saw some big turtle and barracudas. I simply roasted in the sun, drinking pina coladas and easting fruit salads,hmmm... We visited the lagoon of Manialtepec, where we saw lots of different birds, including a Peregrine Falcon and a couple of black iguanas.
From Puerto Escondido we went to Villa Hermosa, in the state of Tabasco, a place that doesn't really reflect the name it has... and then to the island of Cozumel. Very touristy place, packed with americans coming from cruise ships to go shopping on the island. It seems to be a good place to buy diamonds. It is also a world famous diving destination, and infact we have seen corals, colourful fishes of wich I don't know the name, a murena a barracuda and lots and lots of huge crabs and black butterflies. Now we´re in Merida, which is close to major Maya sites like Chichen Itza and Uxmal. We went to Chichen Itza yesterday, will stay a couple more days here and then we´ll move on to Valladolid, before we go to Cancun where we have our flight to Lima.
The picture above is a cabaña in Puerto Escondido, me and Michiel´s favourite place so far...
Hasta luego!

Da Chichen Itza alla Chicken Pizza

Il giorno di Natale non abbiamo fatto nulla di speciale, io sono addirittura andata a messa nella chiesa che é nella Plaza Mayor di Merida, ( mamma rimarrá esterrefatta), ma é che era l´unica cosa che mi ha fatto sentire che era il 25 Dicembre e poi abbiamo fatto una lunga passeggiata e siamo andati al supermercato.Abbiamo comprato gli ingredienti e siamo tornati all´ostello dove abbiamo mangiato pasta al pesto, un insalata e abbiamo bevuto un vino cileno buonissimo.Ieri siamo stati in visita guidata a Chichen Itza. La guida, un signore Maya di mezza etá molto entusiasta del proprio passato e della storia dello Yucatan, si é raccomandato di non pronunciare il nome come chicken pizza, e poi ci ha mostrato i dettagli dei rilievi, che descrivono tutta la simbologia maya, con il serpente piumato, l´aquila e il giaguaro come motivi ricorrenti.E poi le scene di sacrifici umani con il taglio della testa o l'estrazione del cuore dei giocatori della pelota vittoriosi. Ci ha poi mostrato il cerchio altissimo dove dovevano fare centro con la palla, quindi mi sono fatta un idea che questi giocatori per vincere dovevano essere proprio sfigati. La cosa piu inconcepibile ai nostri occhi é che per loro fosse un onore vincere e perdere la vita. Purtroppo da quando, due mesi fa, una americana ottantenne é caduta da sopra la piramide ed é morta non é piú consentito salire fino in cima.Il sito di Chichen Itza é importante perché si possono vedere molti dei rilievi e delle sculture maya ed azteche peró devo dire che le dimensioni delle piramidi di Teotihuacan e anche il paesaggio che si vedeva dalla cima della piramide del sole sono incomparabili.Mi piacerebbe andare a vedere anche Uxmal ma mi sa che eviteremo perché queste escursioni sono costose e non includono neanche il biglietto di ingresso.
A Chichen Itza cé´anche il cenote dove venivano sacrificate le vergini. Infatti il nome Chichen Itza in maya significa ´la bocca dell´acqua dove le vergini divennero savie´. Immagino che le vergini non fossero poi cosi contente di acquisire tutta questa saggezza, ma stando alla guida venivano drogate per limitare la sofferenza.La guida ha poi spiegato che molti dei tesori ritrovati nel cenote, le offerte preziose che venivano buttate nel pozzo insieme ai corpi dei sacrificati sono stati prelevati dagli americani con la scusa di restaurarli e poi mai restituiti. Quindi molti di questi tesori si trovano nei musei di Boston ecc.
E a proposito di chicken pizza ieri abbiamo mangiato una pizza che ci ha fatto male, sia io che Michiel abbiamo un po di mal di stomaco, la prima volta che ci capita da quando siamo partiti. Oggi infatti ce ne stiamo buoni e tranquilli nell´ostello a leggere ed io su internet, magari dopo facciamo una passeggiata. E soprattutto cucino io che é meglio. Il vantaggio dell´ostello é che ci sono le pentole e il frigo quindi possiamo anche risparmiare perché non siamo costretti a mangiare fuori.
Staremo altri due giorni a Merida per esplorare le vicinanze e poi ci sposteremo a Valladolid. Manca circa una settimana dalla fine del nostro viaggio in Messico, il Perú ci aspetta.

P.S. Ho caricato alcune altre foto cosi a caso, cliccate sul link delle foto.

Adios

Monday, 25 December 2006

24 Dicembre in viaggio

Ieri abbiamo passato la vigilia di Natale piu insolita che mi sia capitata. Invece di fare scorpacciate di pesce abbiamo passato la gran parte della giornata in viaggio. La mattinata non sarebbe potuta cominciare meglio, visto che il telefono in camera ha squillato ed ho sentito la voce familiare di papá e poi di tutta la famiglia. Abbiamo lasciato l'hotel e l'isola di Cozumel per andare a Playa del Carmen, dove abbiamo preso il pullman per Merida. Il viaggio in pullman é durato 5 ore, e nell'ultima ora di viaggio abbiamo assistito ad una cosa insolita agli occhi di un europeo. Nell'aria c'era un enorme tempesta di elettricitá, dei lampi grandissimi che illuminavano il cielo, ma niente pioggia e neanche il rumore dei tuoni. La tempesta elettrica é durata circa un ora, e quindi siamo arrivati a Merida, dove la tempesta aveva riversato per strada fiumi di acqua. Il viaggio in taxi dalla stazione all'ostello sembrava quasi un viaggio in barca a Venezia. Abbiamo lasciato le nostre cose in ostello e poi ci siamo messi in cerca di un posto per mangiare. Cibo messicano ieri non ci andava, volevamo qualcosa di piu consono alla vigilia di Natale. Cosi alla fine abbiamo trovato un ristorante italiano e abbiamo mangiato un piatto di ravioli, per la gioia di Michiel, e bevuto una bottiglia di vino cileno molto buono. Il conto era salato, ma alla vigilia di Natale non si bada a spese...
L'ultimo giorno che abbiamo passato a Cozumel é stato veramente bello, con il maggiolino rosso ci siamo spostati tra diverse spiagge dell'isola. C'erano innumerevoli farfalle nere e rosse, cosi tante che sembrava piovessero farfalle. Impossibile rendere l'effetto su una fotografia. Su un posto raccomandato per le immersioni c'era del corallo viola e abbiamo visto diversi pesci, tra cui un pesce luna, un barracuda un gruppo di pesci grandi che hanno iniziato a circondarci e seguirci e alla fine abbiamo anche visto una piccola murena. Al tramonto ci siamo dati il cambio alla guida ed é stato il mio turno di guidare il maggiolino decappottabile. Molto piacevole, specialmente a sentire il rumore del motore. A sentire Fabio e Michiel era molto difficile da guidare ma in realta non ho trovato nessuna difficolta con il cambio, visto che é certamente piu leggero del cambio della Cinquecento. L'unica difficolta era evitare le buche per strada e soprattutto evitare di mettere sotto i granchi giganti che dopo il tramonto si riversano per strada. Piu che granchi dei mostri di proporzioni gigantesche.
Oggi é Natale, anche se qui in ostello sembra un giorno come un altro. C'e' una bella chiesa nel zocalo di Merida, vedro di entrare per sentire un po di messa in Spagnolo, cosi mi fa un po piu Natale. E poi passeremo il giorno ad esplorare questa nuova cittá.

Buon Natale

Concetta

Saturday, 23 December 2006

Cosumel

Hola! Siamo per 4 giorni sull´isola di Cosumel, in compagnia di Fabio che ci aveva prenotato l´hotel. In realtá é un fuori programma sia perche non avevamo intenzioni di venire qui sia perche l´hotel é troppo caro per il nostro budget. Cosumel é la trappola per turisti che avevo immaginato, tanto che i prezzi qui sono addirittura in dollari. Ci sono tante navi da crociera attraccate nel porto dalle quali gruppi di turisti (90 % americani) si riversano sulle strade del centro dellísola a fare shopping. Ci sono tantissime gioiellerie che vendono diamanti. Io e Michiel appena arrivati siamo rimasti un po scioccati e ci siamo chiesti cosa ci facevamo in un posto come questo. Ma purtroppo era stato gia tutto pagato da Fabio e non potevamo non venire. Il primo giorno abbiamo scoperto che la spiaggia piu vicina é a 16 chilometri. Per fortuna Fabio ha noleggiato la macchina ( un maggiolone decappottabile rosso) e oggi siamo stati su diverse spiagge a fare snorkeling. In piu Fabio ha una cucina in camera e la sera stiamo cenando li. Ieri abbiamo mangiato filetti di barracuda fritti, pescati da lui. Stasera abbiamo mangiato piu che piatti, monterozzi di spaghetti ai frutti di mare. Faccio veramente fatica a pensare che siamo a pochi giorni a Natale, anche se qui ci sono tanti addobbi natalizi.
La gente di Cosumel é molto ospitale, si possono chiedere informazioni a chiunque per strada e tutti si rivelano disponibili e si preoccupano di farci sentire benvenuti.
Stasera sulla spiaggia una scena alla Fellini ( non avevo la macchina al momento) i bagnanti erano tutti andati via e sono arrivati i pavoni! Bellissimi blu su una spiaggia bianca fatta di detriti di conchiglie giganti. C´erano anche dei granchi mostruosi. Una cosa dell´altro mondo.

Adesso me ne vado a dormire che sono stanca per il sole e il mare... Riscriveró da Merida.

Un bacio ed un abbraccio a tutti voi che mi seguite appassionatamente : )

Tuesday, 19 December 2006

Adios Puerto Escondido


Hola! Dopo varie ricerche abbiamo trovato un altro punto internet con una connessione decente. Al momento siamo a Villahermosa, che in spagnolo significa bella cittá ma di bello non ha proprio niente. Solo un brulicare di gente e macchine. Tanti posti dove si puo mangiare kebab (a colazione!) Ci siamo femati qui nello stato di Tabasco per tagliare in due il viaggio lunghissimo da Puerto Escondido a Playa del Carmen, praticamente dalla costa Pacifica a quella Atlantica.
Prima vi devo raccomandare, se mai decidete di venire in Messico, di non mancare Puerto Escondido. Nonostante sia una destinazione turistica importante del Messico, meta soprattutto di Americani ed Europei che praticano il Surf, e di Italiani che hanno visto il film di Gabriele Salvatores, qui la vita sembra scorrere a ritmo messicano. Non ci sono le grandi folle ed il traffico di Acapulco. Solo il rumore del mare, il frusciare delle palme, di notte il rumore delle noci di cocco che cadono dagli alberi e gli uccelli. Noi siamo stati per 6 giorni a Zicatela, la parte della spiaggia, non nel centro. Ospiti in una cabaña a Cabo Blanco. Nonostante la cabaña fosse completamente sigillata da zanzariere, le zanzare mi hanno massacrata lo stesso. Mi hanno beccato sui piccoli angoli dove non avevo spalmato il repellente. Una mattina mi sono svegliata con 4 morsi sul viso, bastarde! Tra zanzare e il rumore del mare, che qui é sempre molto mosso, si riusciva a dormire bene solo in prima mattinata, quando il caldo concedeva una tregua, e comunque solo un oretta prima che i vari galletti della zona cominciassero ad annunciare l´alba. Ehhh sono sacrifici che bisogna sopportare. Certo meglio del rumore del traffico su Cookham road o il rumore della sveglia per andare a lavoro ; )
Lo so che di questi tempi vi faccio soffrire a dirvelo, ma dovevo fare circa 20 passi ed ero sulla spiaggia. A Puerto non bisogna pagare per sedersi sulle sdraio ed avere l´ombrellone (altra differenza con Acapulco), basta bere qualcosa e si puo stare tranquilli sotto l´ombrellone per tutto il giorno. Succhi d´arancia freschissimi per me e cervezas per Miguel naturalmente..... e poi insalate di frutta e nachos con il guacamole mhhhh. La cosa che sembra fuori luogo sono le decorazioni natalizie, con tanto di renne e neve finta accanto alle palme e alle mangrovie.
E che dire poi del pesce buonissimo che si mangia... anzi ne approfitto per fare una piccola parentesi dedicata a mamma ed Emilia che di questi tempi stanno pensando al cenone di Natale.
COCTAIL DI GAMBERI ALLA PUERTO ESCONDIDO
Dunque con i gamberi di media grandezza invece della solita salsa rosa, usate pomodori ed avocado tagliati a dadini, una goccia di limone ed una di olio di oliva, sul fondo una foglia di insalata ed il cocktail é servito. La cosa importante é che l´avocado sia ben maturo e morbido ; ) e buon appetito!

Fine della pausa culinaria. La sera alle nove eravamo a letto, stanchi del sole e del mare. Eh si saranno i sintomi della vecchiaia...
Io una sera sono andata in un posto dove si faceva scambio di libri, e con il surfista americano che lavorava nel posto abbiamo fatto una chiacchierata su libri, vita a Puerto Escondido e poi lui ha cominciato a raccontarmi di tutti gli ammacchi e le ferite che ci si procura con la tavola da surf.
A Puerto Michiel ha fatto due escursioni subaquee con degli istruttori Italiani molto simpatici. Uno dei due lo abbiamo conosciuto sulla spiaggia e cosi non c´é voluto molto per convincere Michiel. Gli hanno fatto anche le foto sott´aqua. Ha visto barracudas e tartarughe giganti.
L´ultimo giorno siamo andati a fare una escursione con Juan, una guida locale, alla laguna di Manialtepec. Su una lancia (piccola imbarcazione, mi pare che in Italiano é la stessa parola) abbiamo visto due Iguanas nere, maschio e femmina, e poi tantissime specie di uccelli marini. Devo dire che ce ne sono di eleganti, come gli aironi bianchi, azzurri, grigi, che se ne stanno a riva e si fanno fotografare come gran pavoni. Abbiamo anche visto un falco pellegrino. Ma quelli piu simpatici sono i pellicani, goffissimi da vicino, sembrano dei vecchietti buontemponi con un lungo becco, che fan finta di ignorarti ma sotto sotto ti scrutano da capo a piedi. E poi quando si levano in volo e si lanciano sull´acqua ad afferrare i pesci rivelano tutta la loro forza e l´agilita´del volo. Anche la vegetazione era molto speciale, con delle mangrovie rosse che stando a Juan sono una specie protetta perche in estinzione. Un ecosistema veramente unico perche si trova tra l´estuario di un fiume ed il mare, quindi é un misto di speci di acqua dolce e acqua salata. Raggiunto il mare ci siamo fermati ad osservare dei pescatori a lavoro. Uno di loro si é avvicinato incuriosito ed ha cominciato a chiacchierare con me e, come tutti i pescatori del mondo, a raccontarmi di squali e grandi pesci che lui é solito pescare. Molto simpatico pero´. Abbiamo aspettato che diventasse buio sulla laguna per vedere l´effetto della fluorescenza di alcune alghe nell´acqua. Io non ho visto un granché, forse perché da come Juan l´aveva anticipato mi aspettavo davvero un paesaggio lunare. Invece la cosa bella é stato aspettare l´arrivo del buio, con tutte le colorazioni del tramonto e soprattutto i rumori della laguna, con i pappagalli ed i grilli a sovrastare tutti gli altri versi. Anche le lucciole qui hanno dimensioni "americane". Credetemi: all´inizio pensavo fossero stelle cadenti!
Ieri mattina, lunedi 18, sveglia all´alba e di corsa alla stazione dei pullman. Siamo andati prima a Salina Cruz, il prossimo pullman per Villahermosa sarebbe partito dopo 3 ore quindi ne abbiamo approfittato per fare un giro e mangiare qualcosa. Anche Salina Cruz é un posto tutt´altro che turistico, solo una grossa piazza e tutt´intorno bancarelle varie. Il resto del viaggio da Salina Cruz a Villahermosa non é stato molto piacevole perche a parte il fatto che il vetro di fronte del pullman aveva un buco enorme, da cui entravano vento e zanzare, c´era aria condizionata a manetta e persino Michiel aveva freddo. Sul sedile di dietro c´era una giovane madre e due bambini, che nei brevi tratti del viaggio in cui non dormivano vomitavano perche si sentivano male per il viaggio. Insomma una festa piu che un viaggio. Ad una stazione l´autista ha deciso che era ora di riparare il vetro, anche perche cominciava a piovere, e siamo stati fermi circa un ora. Con il risultato che siamo arrivati a Villahermosa molto piu tardi del previsto, a mezzanotte circa. Appena trovato un hotel che ancora aveva camere libere siamo crollati. Abbiamo dormito come ghiri, fino a quando, verso le sette, siamo stati svegliati dai conati di vomito di un ospite della camera accanto alla nostra. Che bel risveglio.
Adesso siamo in giro e stiamo praticamente aspettando che si facciano le otto di sera per prendere il pullman per Playa del Carmen. Il viaggio dovrebbe durare piu di dodici ore, quindi faremo in tempo per essere a Cozumel, dove ci aspetta Fabio, che ci ha gentilmente prenotato una camera nello stesso hotel dove é lui. Fabio dice che li al momento piove... spero che un po del sole e del bel tempo che abbiamo trovato fino ad ora ci accompagni anche in Yucatan.

P.S. Il caricamento delle foto prende davvero troppo tempo. Per questo fino ad ora sono riuscita solo a caricare solo 5 foto di Citta del Mexico ( ci ho messo un ora!). Quindi a meno che non trovo un posto con connessione veloce, le foto le vedrete al nostro ritorno.

Thursday, 14 December 2006

Da Acapulco a Puerto Escondido con sosta avventurosa a Punta Maldonado


Da Acapulco abbiamo preso il bus per Puerto Escondido, un posto piu a sud sulla costa pacifica. Il viaggio era molto lungo quindi abbiamo deciso di tagliarlo in due e di fermarci a Punta Maldonado. All´ufficio informazione turistica di Acapulco ci hanno detto che avremmo senz´altro trovato un hotel a Punta Maldonado e quindi noi siamo andati tranquilli. Il bus ci ha fermato in una cittadina dell´interno che si chiama Juaquí e poi da li ci hanno detto che ci sarebbe stato il pullman per Punta Maldonado. Arrivati a Juaquí la versione é cambiata e ci hanno detto che non c´erano pullman, ma solo taxi. Abbiamo preso il taxi e dopo circa tre quarti d´ora siamo arrivati a Punta Maldonado. Un villaggio di pescatori dove non c´era traccia di hotel, pensioni o qualsiasi struttura turistica. A quel punto il taxista ci ha chiesto il doppio dei soldi per riportarci indietro quindi noi abbiamo deciso di fermarci lo stesso. Ho chiesto a dei pescatori che preparavano le loro reti se ci avrebbero fittato una stanza per la notte. Uno di loro ci ha pensato un attimo, si é consultato con i suoi amigos e poi ha detto "va bene, ma per una notte sola". Ha chiesto a sua moglie di andare a preparare la stanza e cosi siamo rimasti in questo posto molto bello e soprattutto autentico. Dopo dieci minuti l´intero villaggio sapeva del nostro arrivo, ma nulla sembrava toccare minimamente la vita di Punta Maldonado. I pescatori lavoravano alle reti oppure andavano e venivano con le loro barchette, le donne cucinavano o sedevano nelle loro amache a chiacchierare tra di loro. Ed i bambini giocavano liberi sulla spiaggia insieme ai cani ed alle galline. Le ragazzine piu grandicelle accennavano un passo di danza per impressionare gli "stranieri" e cosi il cielo si é colorato di un tramonto caraibico, tra i palmizi e le capanne.
Il giorno dopo abbiamo preso il pullman locale ( che esisteva ed era in realtá un furgone scoperto dove i passeggeri siedono tutti insieme sul retro) e cosi abbiamo incontrato altra umanitá che andava al lavoro dei campi, e i bambini a scuola. Ad un certo punto é salita una ragazzina che avra avuto poco piu di vent´anni che si portava dietro due bambini con gli occhi e i capelli neri come la pece. I niños stavano ancora bevendo il latte da un bicchiere di plastica, ed ho creduto che il latte avrebbe finito per versarsi sui miei pantaloni. Ma il niño si é rivelato esperto in navigazione a bordo del furgoncino, e tutto il latte che non era sulle sue labbra é finito nel suo pancino rotondo come una noce di cocco. Piu avanti un vecchietto campesino é salito con un coltello lungo che sembrava una spada foderata di cuoio. Con il suo cappello messicano e lunghi baffi bianchi.
Insomma anche Punta Maldonado é un posto indimenticabile, proprio perche autentico ed incontaminato dalla vita moderna.
Da Juaqui un altro viaggio di quattro ore ci ha portato a Puerto Escondido. E qui siamo in un paradiso di spiaggia e sole. Di cui vi continuero´a raccontare un altro giorno... adesso devo proprio andare.... la spiaggia mi aspetta : )

P.S. Mi fa piacere che anche mamma e papa´leggono le mie avventure. Sono contenta che state tutti bene. E tanti saluti anche da Michiel.

Hasta luego!

Sunday, 10 December 2006

DaTeotihuacán alla spiaggia di Acapulco


Teoticuacan in Azteco significa "il posto dove gli uomini divennero dei" ed é certamente la cosa piu interessante che abbiamo visto a Citta del Mexico. Un viaggio in bus di circa un ora dalla citta. Un sito di piramidi che era gia in rovina al tempo degli Aztechi. Abbiamo camminato lungo la Calzata de los muertos per raggingere le due piramidi principali. La piramide del sole e la piramide della luna. Che fatica salire tutti quegli scalini, pero il panorama da lassu meritava lo sforzo. Adesso non ho la macchina con me e non posso scaricare le foto. Ma certamente seguiranno.
Poi altra cosa da non perdere a Mexico City é Plaza Garibaldi, la piu messicana di tutte le piazze che abbiamo visto fino ad ora. Ci sono gruppi di mariachi in che si esercitano a suonare le chitarre e poi si accostano ai turisti seduti ai bar per cantare una serenata. La nostra serenata ci e´costata 30 pesos, per una sola canzone " Cielito Lindo" seguiranno le foto...
La cosa che abbiamo notato é che la metropolitana costa quasi niente al confronto con i trasporti a Londra. Un biglietto costa 2 pesos a persona ( per qualsiasi destinazione). Fate il calcolo che ún pound é l´equivalente di 20 pesos.
L´hotel Azores dove stavamo e´in una traversa vicina allo Zocalo ( la piazza principale in tutte le citta messicane). Nulla di eccezionale, anzi molto rumoroso di notte, infatti ho dormito quasi niente . Pero´era molto centrale ed in pieno centro storico. Appena siamo arrivati in aeroporto il taxista ha cercato di scoraggiarci e di portarci in un hotel che diceva lui ( come succede spesso con i taxisti messicani). Ha iniziato a dirci che nella strada dell´hotel c´erano prostitute e rapine... ma noi non abbiamo abboccato. Infatti poi non ci sono stati assolutamente problemi. C´ erano molti venditori ambulanti nelle strade li intorno e l´hotel era frequentato quasi esclusivamente da messicani. La gente che abbiamo visto in giro ci guardava con curiosita´ ma era anche molto aperta e sorridente, che e´sorprendente per una megalopoli del genere. Certo c´é tanta poverta´in giro, la si nota soprattutto quando si viaggia verso l´esterno della citta e si attraversano i sobborghi impoveriti che sono delle colate di cemento ed immondizia. Per non parlare poi del traffico e dell´inquinamento.
Altra cosa da non mancare il Museo National de Antropologia, che ha non solo una ricca collezione di reperti delle diverse civilta´mexica, maya, azteca ecc. C´era anche un ampia sezione dedicata agli usi ed i costumi conservati dai Nathua fino ai nostri giorni. Tradizioni che hanno assorbito e sono sopravvissute all´opera di cristianizazione dei Conquistadores.

Il viaggio da Citta´del Messico ad Acapulco ci ha portati attraverso delle montagne bellissime, dove i cactus altissimi si alternavano alle palme in un territorio di uccelli rapaci che si vededavano sorvolare in caccia di prede.

Oggi abbiamo fatto il primo bagno sulla spiaggia di Acapulco. La spiaggia e´bella e la sabbia finissima ma anche Acapulco e´una citta di grandi dimensioni, anche qui ci sono problemi di traffico ed inquinamento. Insomma un po lontano dalle immagini di cartoline.
Anche qui siamo riusciti a restare lontani dal "gringo trail", sulla spiaggia intorno a noi c´erano famiglie di messicani, bambini che giocavano ed il costante via vai dei venditori ambulanti. Vendono di tutto, frutta fresca, tortillas, enchiladas, ed oggetti vari di artigianato. Il peso e la dimensione dello zaino sono molto efficaci come deterrenti a comprare qualcosa, in ogni caso non saprei dove metterlo... quindi desisto.
L´hotel dove stiamo e´a condizione molto familiare. Il proprietario e´un signore baffuto di quelli che si vedono versare birre ai banconi dei saloon nei film del far west. Con espressione bonaria se ne sta seduto dietro la reception oppure nella sedia a dondolo nell´atrio dell´hotel.
Staremo almeno un altro giorno qui e poi cercheremo di trovare qualcosa in un posto piu piccolo e meno inquinato, forse Punta Maldonado forse Puerto Escondido. Appena posso scarico un po di foto...

Saludos y besos desde Acapulco!

Thursday, 7 December 2006

Todo bien

Sono le dieci del mattino e stiamo per uscire dall´hotel. Ieri sera siamo arrivati stanchi e siamo andati direttamente a letto. Oggi iniziamo le prime esplorazioni.

Chiamo domani a casa.

Saluti da Citta´del Messico.

Tuesday, 28 November 2006

Meno tre




Oggi é il mio terzultimo giorno di lavoro. Tra una settimana si parte. Sembra che il giorno della partenza stia arrivando all'improvviso. Abbiamo pensato a questo viaggio per cosi tanto tempo e adesso finalmente il progetto sta diventando sempre piu reale.


All'inizio sara come un trauma passare dalla routine casa-ufficio-casa al nuovo e all'incertezza totale. Mi chiedo quanto tempo dovra passare per raggiungere lo stadio di routine del viaggio. Partire- scoprire una nuova cittá- e poi ripartire verso un altra ancora. Ma forse non ci sara routine, e scopriremo cosí la differenza fondamentale tra il viaggiatore ed il turista. Il turista sa quando comincia il viaggio e quando finisce. Il viaggiatore sa quando parte ma non sa quando ritorna.


Wednesday, 22 November 2006

Trip Plan

This is just another personal travel blog. There must be millions on the web by now. But it is my travel blog. And I will add some posts in English so I don't discourage my English speaking friends to come and add their comments.

The departure is on the 6th of December. I will fly to Mexico City and stay 3 nights there. From there we move on to a not yet specified destination. Maybe we go to Tula or maybe we go to Guadalajara before reaching the Pacific coast. They say that this time of the year if you're lucky enough you can catch a glimpse of the wales sailing south. Hmm let's wait and see...

We will spend Christmas in Mexico and then fly to Peru. There we'll spend some time around Lima and then move to Cusco to do the Inca Trail. We will do all the rest of the journey overland. So we''ll go to Bolivia, then Chile down to Patagonia and from Tierra del Fuego we will cross the border to Argentina and then fly back from Buenos Aires.

Hopefully I will also be able to download some pictures while I am away.

Monday, 20 November 2006

Partenza tra meno di tre settimane

Ancora due settimane di lavoro, poi facciamo le valige e si parte. Destinazione Mexico City. Abbiamo prenotato un hotel per le prime tre notti e poi da li proseguiremo il viaggio. Obiettivo raggiungere Buenos Aires in sei mesi di viaggio attraverso l'America Latina. I paesi che visiteremo sono in ordine: Messico, Perú, Bolivia, Cile, Argentina.
Niente piu code chilometriche sulla M3 per andare in ufficio. Il 30 novembre venderó la mia Golf rossa ad un ragazzo polacco. So che mi mancherá la mia macchinina, nonostante tutte le volte che l'ho maledetta quando il meccanico mi presentava il conto per la revisione. Ma in fin dei conti mi ha prestato un gran servizio. Dalla Scozia al Berkshire, con scappatina in Francia, Wales, Cornwall, e tanti altri posti qui in Inghilterra.
Invece dovremo sperimentare i trasporti pubblici sudamericani. Chissá quante avventure...
Non abbiamo ancora preparato gli zaini e dobbiamo ancora trovare il deposito per lasciare le nostre cose.
Ancora due settimane per organizzare tutto e poi partire. Non sembra reale. Forse lo diventerá solo quando saremo saliti sull'aereo.