Saturday, 13 January 2007

Lima- Huancayo-Ayacucho sulla strada (spettacolare e tremenda) per Cusco


A Lima siamo rimasti 5 giorni (troppi) perché dovevamo andare all´ambasciata Olandese. Ne é valsa la pena perché Michiel non solo ha potuto fare la richiesta del nuovo passaporto ma puo anche andarlo a ritire al consolato di Cusco. Cosi non dobbiamo ritornare a Lima per colpa del passaporto. Efficienza del corpo diplomatico olandese! Mi sono chiesta quante bestemmie avrei dovuto sprecare se fosse capitato a me…
Da Lima siamo andati a Huancayo, un posto sulle Ande a 3.217 Metri di altitudine sopra il livello del mare. Il viaggio in pullman é durato circa 10 ore e ci ha portati alla valle del Montaro. Stanchi e “strutti” siamo andati ad un B&B raccomandato dalla mia guida. Dove una coppia di anziani signori ci ha accolto con grandissima gentilezza e ospitalitá. Lei aveva 65 anni ed il marito 71. Ma il marito in realta piu che un anziano signore é un folletto delle montagne. Come abbiamo scoperto due giorni dopo, quando siamo andati a fare un escursione con lui ai piedi di un ghiacciaio a 4.200 metri di altitudine.Io e Michiel avevamo il fiatone, il cuore a mille ed il mal di testa dovuto all´altitudine, ma lui ci aspettava paziente, visto che per lui era una normale gita di montagna, poco piu di una passeggiata.Come potrete vedere da una delle foto, che sto cercando di caricare, per arrivare al punto di partenza del cammino abbiamo preso un passaggio da un camion. Arrivati alla laguna di Carhuaccocha, le foto del lago, a piu di 4.200 metri i sintomi dell´altura sono diventati piu evidenti e quindi abbiamo deciso di ritornare.Ci siamo fermati in un rifugio, che é la casa di una famiglia che prepara da cucinare e offre da bere il te fatto con foglie di coca, che non é una droga, ma semplicemente usato come erba medicinale per combattere i malesseri dovuti all´altitudine. Sará che fuori pioveva e faceva freddo ed eravamo stanchi, comunque io appena ho bevuto il te mi sono sentita subito meglio, il mal di testa e la nausea sono spariti ed a seguire la signora ci ha servito una trota fritta, pescata fresca dal lago e patate bollite. E pensare che a me la trota non é mai piaciuta ma quella era saporitissima...Mentre ero li che scorpacciavo la mia bella trota mi sono accorta che dal davanzale della finestra, da una scatola di gallette (dico i biscotti) gli occhi cavi di un teschio mi guardavano. Non poteva non essere un teschio umano, e cosi ho chiesto alla nostra guida, che mi ha confermato che doveva essere qualche parente della signora. Insomma piu di 500 anni di conquistacolonizzazionecristianizzazione sembrano aver cambiato ben poco le tradizioni che ancora si osservano nei remoti villaggi andini.
Abbiamo finito la nostra trota e ci siamo rimessi in viaggio. Sará stata la trota, sará stato il mate di coca ma a scendere siamo andati una bellezza.Il giorno dopo abbiamo salutato i folletti di Peru Andino ( cosi si chiamava il B&B) ed abbiamo preso un altro pullman verso Ayacucho, proseguendo lungo la strada per Cusco.Il viaggio é durato 10 ore, su una strada non asfaltata che é poco piu di un graffio sul lato della catena montuosa, come potrete vedere da una delle foto. I paesaggi sono spettacolari pero se siete deboli di cuore vi consiglio l´aereo da Lima a Cusco...Sul pullman c´era di tutto. Su un sedile per due persone c´era una signora culacchiona e le sue tre figlie piu un gattino. Molti dei passeggeri si portavano dietro enormi sacchi di frutta, verdura, cassette di spighe e mi é sembrato di sentire anche il cigolio di pulcini.La gran parte sono scesi tutti sulla strada per le montagne. Scendevano dove la strada si allargava un poco e c´erano 3 o 4 case con corrispondente numero di galline, asinelli e bambini con il moccolo al naso.Le vecchiette qui in Peru sono tutte da depliant turistico, con il viso rugoso, il cappello di feltro, la gonnellina a voilant ( che si ricamano da sole con la lana di alpaca) e queste coloratissime coperte che usano legare a tracolla e che fungono da rimorchio. Dentro ci mettono di tutto,frutta, verdura, attrezzi di lavoro ma soprattutto ci mettono i bambini. Quando, dopo innumerevoli preghiere da parte mia e conforti da parte di Michiel, siamo arrivati ad Ayacucho mi sarebbe venuto di chiedere all´autista quanto gli danno di stipendio per compiere questi miracoli tutti i giorni.Oggi ci riposiamo un po in giro per Ayacucho e domani alle 6.30 di mattina prendiamo il prossimo pullman per Andahuayla ( altre 11 ore) dove passeremo solo la notte e poi altro pullman, ed altre 11 ore per arrivare a Cusco, dove il 19 cia aspetta l´Inka Trail ( quattro giorni di trekking per arrivare a Machu Picciu mivieneilfiatonesoloalpensiero). Speriamo di arrivare a Cusco per il 16 per acclimatarci all´altura che sara´di oltre 3000 metri.
Saluti dalle Ande!

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